
In un’epoca che misura tutto in click e scroll, ho scelto di creare qualcosa che respira.
Qualcosa che non si piega alle regole del consumo veloce.
Un’opera che chiede tempo, attenzione, silenzio. Che chiede di chiudere gli occhi. Per più di 30 secondi.
Molti di più.
La storia inizia il 29 settembre.