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  • Caorle, o di come un luogo può diventare un sogno.

    Caorle, o di come un luogo può diventare un sogno.

    Ci sono luoghi che attraversiamo e ci lasciano addosso soltanto fotografie. E poi ci sono luoghi che ci abitano. Non semplici coordinate su una mappa, ma porti sicuri dell’anima: specchi in cui ritroviamo parti di noi che credevamo perdute, o che ancora speriamo di diventare. Per me, Caorle è questo.

    Oggi ci sono tornato. Camminare tra i suoi viali e calli strette è stato come riaprire un dialogo interrotto: con un vecchio amico, ma soprattutto con una versione più giovane di me. Ricordo ancora il pensiero che qui, anni fa, mi attraversò come una corrente silenziosa: “Un giorno, quando andrò in pensione, verrò a vivere qui.” Fantasia estiva? Capriccio? Forse un patto. Quasi una promessa che il futuro, prima o poi, mi presenterà sotto forma di mare e orizzonte. Perché Caorle è sì un borgo di pescatori mirabilmente conservato.

    Ma è soprattutto un ritmo. Il ritmo lento delle barche che sonnecchiano nel porticciolo dopo la fatica. Il sole che accarezza i muri colorati come un amante gentile. Il vento che sussurra, piegando appena le vele, sfiorando le pietre come se volesse confidare loro un segreto antico. È una tregua dal rumore del mondo.

    Il Centro Storico di Caorle

    Passeggiando, mi sono fermato a osservare i dettagli che solo un occhio in cerca di bellezza può trattenere: la luce che si frantuma sull’acqua del lungomare, trasformandola in un tesoro liquido e dorato; il campanile cilindrico che veglia sul mare e sul tempo stesso; la Madonna dell’Angelo, protesa come una mano fin dentro l’acqua, custode di una leggenda che sa di miracolo e di sale; i Casoni dei pescatori, sentinelle di una tradizione che resiste, come vecchi saggi che non hanno fretta di andarsene. Qui ogni angolo diventa un verso già scritto. Ogni facciata colorata è un dipinto che si contempla in silenzio. Ogni passo, parte di un poema che non ha bisogno di rime per esistere.

    Il sogno di invecchiare qui non nasce dalla resa, ma dalla scelta. La scelta di abitare una bellezza che non ha bisogno di gridare per esistere. Una bellezza che sa attendere. Che respira al ritmo del mare.

    L’ Anima Marinara di Caorle

    Forse tutti abbiamo una nostra Caorle.Un luogo che non è un ricordo, ma una promessa. La mia sa di sale e di reti stese ad asciugare al sole. E porta con sé l’immagine di un futuro sereno, scritto tra le onde e i colori delle case.