Tag: Musica Demenziale

  • Fuori Ora: Il Funk Del Banco Frigo

    Ascolta ‘Il Funk Del Banco Frigo’ anche su:

    Apple MusicYouTubeAmazon Music

    A volte le canzoni nascono nei posti più assurdi. Tipo la corsia dei surgelati di un supermercato. Questa è nata così, da un mal di pancia epico e dalla voglia di ridere dell’assurdità della vita. Mettete su le cuffie, alzate il volume e fate attenzione al reparto latticini. Buon ascolto!

    Testo:

    
    
    
    
    
    Son venuto per due carote, forse un po’ di pane
    Ma al reparto surgelati m’ha preso un mal di pancia infame.
    L’aria tagliava come un bisturi, i pavimenti erano laghi
    E il mio intestino ha fatto festa tra formaggi e salami vari.

    Stringevo il carrello con le mani gelate
    Nel reparto latte, le mie speranze affondate

    Canto il Funk del banco frigo
    Un freddo nemico
    Lo stomaco mi balla come come fossi ubriaco e svengo
    Congelano i piselli, ma io sto peggio
    Cerco il bagno come fosse un privilegio

    Son venuto per dei biscotti, non per un castigo

    Il freezer cantava un inno funebre, giuro era inquietante
    La pancetta rideva, lo yogurt faceva l'arrogante
    Tra le offerte e gli sconti la mia anima si perde
    Ho rischiato il tracollo vicino al banco delle caramelle

    Perché ogni market è una landa glaciale?
    Anche il pane si mette il cappotto invernale

    Canto il Funk del banco frigo
    Non è un bel gioco
    Congelano i filetti e il mio colon va a fuoco
    Dal tonno surgelato ai piselli tristi
    Sento i brividi più forti e pensieri pessimisti

    Volevo solo un pacco di cracker, non un crollo epico

    Ehi signor direttore, ma lei non ha cuore?
    Sto scrivendo testamento tra un’offerta e un odore
    Alzi la temperatura, la imploro da terra
    O la denuncio mentre il ghiaccio arriva fino al ginocchio!


    Canto il Funk del banco frigo
    E zero sollievo
    Sto correndo tra i detersivi come un video a due per
    Congelano la pizza, ma il mio onore è perso
    Sono più fragile di un surgelato rovescio

    E tutto questo per due uova e un po’ di couscous…

    Sé questa canzone ti parla…ma proprio tanto, ricorda: non sei tu il problema! Sei solo vittima di un ‘sistema refrigerante perverso’.

    Condividi il tuo momento da banco frigo nei commenti qui sotto!